Lo studio

IL CENTRO

Lo studio podologico di Maria Grande è centro specializzato per la valutazione clinica e strumentale delle alterazioni di appoggio del piede e delle alterazioni posturali secondarie.




Un ambiente luminoso e confortevole, dotato di attrezzature all'avanguardia
Grazie alla disponibilità di macchinari all'avanguardia è possibile rilevare con la massima precisione la funzione e disfunzione statica e dinamica del piede (BIOMECCANICA POSTURALE E LOCOMOTORIA) ed evidenziare alterazioni deambulatorie (PRONAZIONE, INSTABILITA') derivanti da patologie proprie del piede (piede piatto, cavo, ecc...)e di altri segmenti corporei interconnessi anatomicamente e funzionalmente con esso(caviglia,ginocchio, ecc...).

La valutazione clinica-strumentale dell'appoggio del piede delinea un'esatta analisi della patologia del paziente e indirizzerà verso la progettazione e realizzazione di ortesi plantari e digitali su misura idonee alla patologia riscontrata, valide terapie fisiche o, nei casi limite a suggerimento di terapia chirurgica.
L'ambulatorio
 
Ecco alcune immagini dell' ambulatorio di Mantova presso il quale riceve la podologa Maria Grande. 
Attrezzature all'avanguardia e un rigoroso protocollo di sterilizzazione degli strumenti consentono alla podologa di operare nel pieno rispetto delle normative di legge in vigore. 
Sistema M.A.S. (Measuring and Analysis System):
analisita stabilometria e dinamica quantitativa del passo, durante la deambulazione e la corsa.
Videocamera sincronizzata per analisi qualitativa della marcia (gait analysis)
Sistema computerizzato Amfit per rilevazione dell'impronta del piede e la 
realizzazione di plantari personalizzati
L'analizzatore Posturale
Un ulteriore ambiente di lavoro attrezzato
L'ambiente di sterilizzazione, con strumenti di ultima generazione, per la massima sicurezza e protezione del paziente
Sala d'attesa
Segreteria
Il "riunito" per il trattamento indolore della patologia della cute e degli annessi del piede

L'incidenza di condizioni morbose croniche nell'adulto, come il piede piatto valgo, l'allluce valgo e le deformità delle dita, è particolarmente alta.
Tali condizioni morbose spesso non sono dolorose di per sè, poiché le ossa e le articolazioni si sono adattate alle posizioni anormali. Si manifestano invece i sintomi cronici o ricorrenti di calli e duroni, di borsiti, di infezioni, di ulcerazioni locali e di condizioni dolorose delle unghie. Queste lesioni superficiali sono spesso acutamente dolorose ed invalidanti e hanno bisogno di un trattamento efficace.

Lo studio è dotato di moderne apparecchiature per il trattamento e la cura di alterazioni cutanee:
  • ipercheratosi
  • callosità
  • micosi
  • verruche
ed ungueali del piede:
  • onicocriptosi (unghia incarnita)
  • onicomicosi 
  • ematoma subungueale (raccolta ematica sotto la lamina ungueale)
  • onicolisi (scollamento dell'unghia)
  • onicogrifosi
  • onicauxi (unghia ispessita)
  • onicofosi (callosità del solco ungueale)
  • callosità subungueali e perungueali offrendo il pedicure curativo e trattamenti podologici avanzati.
I metodi di trattamento innovativi nelle tecniche ed in altre forme di terapia portano ad un controllo completo delle comuni alterazioni dei piedi, rendendo obsoleti i trattamenti palliativi temporanei o ripetitivi.

ALTERAZIONI CUTANEE - TERAPIA ORTESICA

Tutte le lesioni ipercheratosiche e loro complicanze esigono un completo programma terapeutico che includa una combinazione di atti operatori (rimozione della callosità, trattamento della lesione) e terapia meccanica (trattamento ortesico).

L'elemento terapeutico importante è l'eliminazione delle abnormi sollecitazioni meccaniche che hanno prodotto la lesione.

Nelle lesioni plantari (ipercheratosi, callosità neuro-vascolari) ciò comporta la correzione e il massimo allegerimento del carico pressorio con un feltraggio studiato su misura per arrivare poi all'utilizzo di ortesi plantari personalizzate.

Nelle lesioni dorsali, laterali e interdigitali, l'annullamento delle forze conflittuali tra il piede e la calzatura, tra le dita coinvolte nella deformità è possibile con le ortesi in silicone posturali e protettive per le dita, guscio per l'alluce e il V dito, combinati con una calzatura adeguata.

Tali misure terapeutiche forniscono, pertanto, i mezzi per il controllo ottimale di tutte le lesioni più frequenti. Consentono, quindi, di eliminare o mitigare le sollecitazioni meccaniche, responsabili della condizione patologica, per riportare nella norma la cute e i tessuti sottocutanei.

LE AFFEZIONI DEI PIEDI - CAUSE BIOMECCANICHE 

"La maggior parte delle alterazioni dei piedi ha una eziopatogenesi multifattoriale e presenta quadri anatonomo-patologici complessi con l'interessamento sia delle componenti scheletriche (deformità) sia dei tessuti molli (callosità, borsiti, ulcerazioni, ecc.). I disordini che insorgono da fattori biomeccanici sono i più comuni fra tutte le malattie del piede. I fattori biomeccanici sono sempre presenti poiché il piede e l'arto inferiore sono interessati nelle funzioni meccaniche per il sostegno del corpo e per la locomozione. Il dolore e l'instabilità che tali fattori causano originano non solo dalle deformità scheletriche, ma anche dalle lesioni secondarie della cute e dei tessuti molli (calli e duroni plantari o digitali, borsiti ed ulcerazioni). Tali lesioni richiedono una attenta terapia ed è necessario non perdere mai di vista le cause primarie. Il mancato esame dei fattori biomeccanici, può portare alla persistenza o alla esacerbazione di condizioni morbose causate inizialmente dal altri fattori. Per es., un'ulcera diabetica, un'unghia incarnita e una verruca plantare possono rispondere più rapidamente alla terapia se i relativi fattori biomeccanici sono stati adeguatamente valutati. Pertanto i fattori biomeccanici devono essere attentamente considerati nella diagnosi e nel trattamento di tutti i disordini dei piedi, anche quando non sembrano contribuire palesemente all'alterazione." 

cit. Comuni affezioni del piede 
Donald Neale/Isobel M. Adams 

COMUNE PATOLOGIE UNGUEALI

INVOLUZIONE 

Come si presenta: 

L'unghia involuta si caratterizza per l'incurvamento in profondità, verso il letto ungueale, del margine mediale e/o laterale della lamina. L'accentuato aumento della curvatura può portare ad ulcere ed infiammazioni. 

Come trattarla:

Il trattamento è solitamente conservativo e si attua riducendo, levigando i margini incurvati, se ispessiti; i casi più gravi sono trattati mediante applicazione di tutori rieducativi, barrette B/S. 
Talora la terapia più benefica è una avulsione parziale dell'unghia. 
ONICAUXI 

​Come si presenta

L'onicauxi si caratterizza per un anomalo ispessimento dell'unghia che si accompagna ad una pigmentazione bruno-giallastra della lamina e da ipertrofia dei solchi causata dall'aumentato spessore dei bordi ungueali. 
L'eccessivo spessore ungueale rende difficoltoso il taglio con conseguente dolore, disagio, compromissione del microcircolo del letto ungueale e formazione di ipercheratosi (callosità) subungueali. 

Come trattarla

Il trattamento elettivo consiste nell'assottigliamento della lamina ungueale e rimozione delle callosità subungueali, in modo da ridurre la pressione sulla matrice.
ONICOGRIFOSI 

Come si presenta: 

Nell'onicogrifosi, oltre all'ispessimento ungueale vi è anche una macroscopica deformazione dell'unghia, che si sviluppa in forma ricurva “a corno d'ariete”. 
L'aspetto dell'unghia è conseguenza di un disomogeneo accrescimento ungueale, più lenta da un lato che dall'altro. 
Il bordo libero ungueale può penetrare nei tessuti molli del dito affetto o di quello adiacente, con dolore ed infezione, la matrice ungueale compressa può divenire sede di infezioni micotiche che accentuano la deformazione dell'unghia. 
E' solitamente presente callosità subungueale e onicofosi (callosità dei solchi ungueali). 
Le cause dell'onicogrifosi sono talora traumatiche, altre volte secondarie all'omissione di un regolare taglio ungueale con conseguente compressione della scarpa sull'unghia che si allunga. 

Come trattarla
Il trattamento elettivo consiste nell'assottigliamento della lamina ungueale, enucleazione delle callosità dei solchi ungueali e rimozione delle callosità subungueali, in modo da ridurre la pressione sulla matrice. 



IL PAZIENTE A RISCHIO 
 

PAZIENTE DIABETICO 
E' noto come nei pazienti diabetici, e/o vasculopatici, lesioni di minima entità possano evolvere in ulcerazioni, con scarsa o nulla tendenza alla guarigione, che comportano interventi terapeutici estremamente gravosi sia da un punto di vista economico che del benessere del paziente. 
In tali pazienti è pertanto raccomandabile l'ispezione quotidiana del piede e l'intervento regolare di personale professionale esperto nella profilassi e nel trattamento delle alterazioni cutanee e ungueali. 


PAZIENTE IN TRATTAMENTO ANTICOAGULANTE 
Nei pazienti in trattamento anticoagulante, che talora sono anche arteriopatici non sono necessarie precauzioni particolari, se non quella, scontata, di evitarne il ferimento con strumenti acuminati. 
Naturalmente le alterazioni ungueali, le callosità e le alterazioni strutturali del piede vanno tempestivamente trattate. 


IL TAGLIO UNGUEALE 
Il taglio del margine libero ungueale deve essere eseguito regolarmente, all'incirca ogni 20-30 giorni, per evitare che insorgano alterazioni della forma ungueale, lesioni dei tessuti periungueali, callosità subungueali, con conseguente dolore, alterazioni nella deambulazione, compromissione funzionale, incremento del rischio di cadute e ulcerazioni cutanee potenzialmente gravi. 
Nelle unghie di conformazione normale, il taglio sarà trasversale o leggermente convesso, evitando di esporre il letto ungueale; tutte le scabrosità ed i bordi acuminati devono essere ben limati, nell'intento di avere un'unghia che segua la forma del dito. 
Se sono presenti alterazioni della lamina o dei tessuti periungueali è opportuno un trattamento dell'affezione che riconduca alla normale anatomia del sistema ungueale. 

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