L'ORTESI PLANTARE

Il plantare
è un dispositivo medico-sanitario
che migliora la distribuzione delle forze agenti tra il piede ed il suolo e consente di modificare i rapporti articolari del piede
per ottenere un riequilibrio morfo-strutturale degli arti inferiori.
E' fondamentale, quindi, quando è opportuna una correzione
ed un compenso biomeccanico
e funzionale.
Può essere concepito come un vero e proprio presidio correttivo
quando agisce su patologie del piede correggibili in età pediatrica
(piede piatto, sindrome pronatoria), mezzo migliorativo della morfologia scheletrica e correttivo della dinamica dell'appoggio del piede nell'adulto.
Compensa
e riequilibria gli assetti strutturati
ed, ottimizzando
la distribuzione dei carichi, permette di scaricare
le zone sovraccaricate
e sofferenti risolvendo
in modo egregio il dolore
e rendendo possibile
la deambulazione
nel piede diabetico, reumatico, artrosico
e dà comfort
mediante appoggio morbido.
Nella patologia dell'alluce valgo
che, frequentemente, si accompagna a metatarsalgia, nel dolore al calcagno, nella fascite plantare, nella sindrome da pronazione
l'ortesi plantare permette di correggere la pronazione, preservando il normale grado di movimento del piede, modifica e corregge quindi i movimenti triplanari dell'articolazione sottoastragalica e riassetta la postura. Il risultato è un miglioramento del passo
in dinamica
e dell'appoggio in posizione statica.
Negli sportivi
migliora la performance atletica perché equilibrerà l'articolazione di Chopart, consentendo la pronazione fisiologica nella dinamica di traslazione del carico ai raggi metatarsali durante la marcia e la corsa.
Ortesi plantari su misura
ed accuratamente progettate
consentono un appoggio sicuro sul retropiede, mesopiede, teste metatarsali
con una completa utilizzazione del piede ed un riallineamento ottimale della postura.
Appoggiare correttamente i piedi a terra, distribuire in eguale misura il carico del nostro corpo tra un piede e l'altro e tra avampiede e retropiede limiterà l'insorgenza di vere e proprie patologie così come risolverà quella di origine apparentemente oscura e invece determinate da posture scorrette.
I materiali
utilizzati per la costruzione dei plantari su misura sono innovativi
per offrire ortesi mobili di poco ingombro, leggere, flessibili
e stabili
nelle calzature.
L'IMPORTANZA DEI SISTEMI DI VALUTAZIONE DEL PIEDE (RS SCAN E M.A.S.) E DI RILEVAZIONE DELL'IMPRONTA (AMFIT) PER LA CORRETTA PROGETTAZIONE E REALIZZAZIONE DELLE ORTESI PLANTARI

La progettazione
di un'ortesi plantare
a fronte della sola osservazione statica è sempre un errore; L'analisi biomeccanica del piede
durante la marcia (utilizzo della RS SCAN) o la corsa (sistema M.A.S.) è fondamentale per la formulazione della diagnosi e per la corretta progettazione e realizzazione delle ortesi.
Presso il nostro studio si realizzano ortesi plantari su misura per tutti gli stati algici del piede utilizzando il digitalizzatore Amfit 3D
per la rilevazione dell'impronta plantare, ottenuta con l'articolazione sottoastragalica in neutra, posizionando il piede in modo corretto, nel giusto assetto biomeccanico, coinvolgendo tutte le le articolazione sovrastanti.
Il confezionamento delle ortesi plantari prevede, pertanto, sempre la valutazione clinica preliminare, l'esame baropodometrico
statico e dinamico con utilizzo della pedana baropodometrica Rs Scan nonché analisi stabilometrica e biomeccanica del piede
durante la deambulazione e/o la corsa, con strumentazione M.A.S. (Measuring and Analysis System) e l'analisi qualitativa della marcia gait analysis con videocamera sincronizzata.
Le informazioni cliniche, lo studio biomeccanico del piede, del funzionamento degli arti inferiori
durante l'attività dinamica e di carico e l'acquisizione digitalizzata delle impronte
consentono un'accurata progettazione delle ortesi plantari
con correzioni eseguite nel dominio digitale (tecnologia CAD).
Le ortesi plantari sono, quindi, realizzate a partire dalla rappresentazione tridimensionale del piede
e progettate specificamente per il paziente grazie all'osservazione del piede
e del funzionamento degli arti inferiori
durante l'attività dinamica e di carico.
Tali ortesi plantari sono differenti dalle ortesi di serie, ortesi fabbricate in varie forme predefinite, senza utilizzare una rappresentazione tridimensionale del piede del paziente che riceverà l'ortesi.
Le ortesi plantari
realizzate sono ortesi funzionali, ortesi progettate per ottimizzare
la funzionalità
delle articolazioni prossimali degli arti inferiori
(ginocchia, anche, rachide) delle articolazioni del piede durante le attività di carico e condurre ad un recupero funzionale del piede e/o accomodative
progettate con lo scopo di riequilibrare
la distribuzione
dei carichi plantari
modificando la grandezza e i modelli di carico temporale delle strutture plantari sintomatiche (es.tallone, fascia plantare, metatarsali) durante le attività di carico.
La scelta del tipo di ortesi plantare sarà naturalmente funzionale allo specifico quadro clinico-funzionale rilevato.
L'impiego di tecnologie tridimensionali, dinamiche
e cinematiche
consente, quindi, di affrontare in maniera innovativa lo studio del piede; nonché valutare l'efficacia delle ortesi
e, nel tempo, i miglioramenti del piede.
ACQUISIZIONE DELL'IMPRONTA PLANTARE CON IL DIGITALIZZATORE AMFIT 3D
Presso il nostro studio si realizzano ortesi plantari su misura
per tutti gli stati algici del piede utilizzando il digitalizzatore Amfit 3D
per la rilevazione dell'impronta plantare, ottenuta con l'articolazione sottoastragalica in neutra, posizionando il piede in modo corretto, nel giusto assetto biomeccanico, coinvolgendo tutte le le articolazioni sovrastanti.


VALUTAZIONE CLINICA PRELIMINARE
Il confezionamento delle ortesi plantari prevede sempre la valutazione clinica preliminare, l'esame baropodometrico
statico e dinamico con utilizzo della pedana baropodometrica Rs Scan
nonché analisi stabilometrica
e biomeccanica del piede
durante la deambulazione e/o la corsa, con strumentazione M.A.S.
(Measuring and Analysis System) e l'analisi qualitativa della marcia, gait analysis, con videocamera sincronizzata.


ESAME BAROPODOMETRICO IN STATICA E IN DINAMICA CON PEDANA RS SCAN
La progettazione di un'ortesi plantare
a fronte della sola osservazione statica è sempre un errore; l'analisi biomeccanica del piede e degli arti inferiori
durante la marcia (utilizzo della pedana RS SCAN) o la corsa (sistema M.A.S.) è fondamentale
per la formulazione della diagnosi
e per la corretta progettazione
e realizzazione
delle ortesi plantari.


ANALISI STATICA E STABILOMETRICA CON IL SISTEMA M.A.S.


GAIT ANALYSIS CON IL SISTEMA M.A.S. (MEASURING AND ANALYSIS SYSTEM)
ANALISI STATICA BIOMECCANICA DEL PIEDE DURANTE LA MARCIA
La paziente viene ripresa dalla videocamera nello svolgimento dell'attività di marcia.
Lunghezza ed angoli corporei sono calcolati direttamente sullo schermo e sarà possibile poi selezionare le immagini più interessanti per
uno studio approfondito della deambulazione.

ACQUISIZIONE DELL'IMPRONTA PLANTARE CON IL DIGITALIZZATORE AMFIT 3D
Le ortesi
sono realizzate a partire dalla rappresentazione tridimensionale del piede
e progettate specificamente per il paziente grazie all'osservazione del piede
e del funzionamento degli arti inferiori
durante l'attività dinamica e di carico.
Tali ortesi sono quindi differenti dalle ortesi di serie, ortesi fabbricate in varie forme predefinite, senza utilizzare una rappresentazione tridimensionale del piede del paziente che riceverà l'ortesi.

Le informazioni cliniche, lo studio biomeccanico del piede, del funzionamento degli arti inferiori
durante l' attività dinamica e di carico e l'acquisizione digitalizzata delle impronte
consentono un'accurata progettazione delle ortesi plantari
con correzioni eseguite nel dominio digitale (TECNOLOGIA CAD).
PROGETTO DELL'ORTESI PLANTARE

ORTESI PLANTARI FUNZIONALI E/O ACCOMODATIVE
Le ortesi plantari
realizzate sono ortesi funzionali, ortesi progettate per ottimizzare la funzionalità delle articolazioni prossimali degli arti inferiori
(ginocchia, anche, rachide) delle articolazioni del piede
durante le attività di carico e condurre ad un recupero funzionale del piede e/o accomodative
progettate con lo scopo di riequilibrare la distribuzione dei carichi plantari
modificando la grandezza e i modelli di carico temporale delle strutture plantari sintomatiche (es. tallone, fascia plantare, metatarsali) durante le attività di carico. La scelta del tipo di ortesi plantare
sarà naturalmente funzionale
allo specifico quadro clinico-funzionale
rilevato.

L'analisi baropodometrica, condotta con pedana Rs Scan, permette di visualizzare le pressioni plantari durante tutte le fasi del passo. Si evidenzia il sovraccarico delle teste metatarsali centrali, in particolare la III ed ipercarico funzionale dell'alluce dovuta ad un I° osso metatarsale insufficiente in quanto breve e ipermobile.
Registrazione dinamica con ortesi plantare funzionale biomeccanica e ortesi posturale in silicone per alluce valgo bilaterale
Le ortesi plantari funzionali biomeccaniche, progettate dopo attento esame biomeccanico
del piede, sono volte a contrastare la pronazione dell'articolazione sottoastragalica ripristinando il corretto orientamento
dell'asse
del calcagno
e stabilizzando il piede, controllano la pronazione e la supinazione compensatoria.
In questa registrazione eseguita sul medesimo piede, munito oltre che di ortesi digitale, anche di ortesi plantare su misura, il risultato è ben evidente osservando la traiettoria del centro di pressione durante tutte le fasi del passo. Tali ortesi scaricano le teste metatarsali centrali e combinandosi con l'ortesi in silicone posturale per l'alluce valgo, consentono il pieno recupero della funzionalità dell'alluce annullando l'ipercarico nella regione sottodigitale, ristabilendo una dinamica d'ammortizzamento e di propulsione della cerniera metatarso-falangea.
Le ortesi in silicone digitali
e le ortesi funzionali biomeccaniche, pertanto, in quando mezzi migliorativi
della morfologia scheletrica
e correttivi
della dinamica
dell'appoggio
del piede
conducono ad un recupero funzionale
del piede.
ORTOPODOLOGIA MODERNA
L'ortopodologia moderna si propone obiettivi completamente diversi da quelli cui mirava fino a non molto tempo fa; per ciò che riguarda le ortesi plantari, queste oltre a trattare l'alterazione posturale del piede, dovranno tenere conto anche degli effetti sovrasegmentari.
Accade correntemente di assistere a trattamenti instaurati sulla base di indicazioni diagnostiche assai generiche ed incomplete (plantari per piedi “piatti” o per “talalgie” o per “metatarsalgie”).
Anche nell'ambito di una stessa “classe” di patologia le alterazioni biomeccaniche suscettibili di trattamento ortesico sono molte, ovviamente non si può pretendere di fare una diagnosi basandosi esclusivamente sulla osservazione della “volta plantare” senza prendere in considerazione tutte le altre possibili alterazioni che si trovano alla origine della patologia.
Le alterazioni della biomeccanica del piede hanno spesso effetti sovrasegmentari, ripercuotendosi a livello degli arti inferiori, del bacino e della colonna vertebrale. A volte tali ripercussioni sovrasegmentarie sono le sole che si manifestano, mentre l'alterazione biomeccanica del piede rimane muta per cui non viene instaurato alcun trattamento ortopodologico.
IMPORTANZA DELL'ESAME CLINICO PER UN CORRETTO TRATTAMENTO ORTESICO
La diagnosi ed il conseguente trattamento ortesico devono scaturire dalla valutazione della morfologia ossea, dell'articolarità, della funzionalità legamentosa, muscolo-tendinea, vascolare, neurologica, complessivamente dall'esatta conoscenza dell'anatomofisiologia del piede che consente di evidenziare ogni alterazione.
Se non si procede ad un esame clinico completo ed accurato è facile instaurare un trattamento ortesico non corretto; questo può accadere per es. se il trattamento viene impostato solo sulla valutazione dell'immagine plantare podoscopica o sul fotogramma.
Va qui ribadito che l'immagine podoscopica (o la volta plantare) in nessun caso, da sola può condizionare il trattamento e pertanto non potrà essere la determinante esclusiva di una classificazione.
Occorre procedere all' esame obiettivo non solo del piede, ma degli arti inferiori nel loro complesso.
E' frequente riscontrare una particolare morfologia di una struttura sovrastante (es. dell'articolazione coxofemorale), responsabile di una condizione persistente di intra ed exrtrarotazione dell'arto che si ripercuote sul piede e sulla marcia e che può trovare nell'ortesi un valido trattamento.
Naturalmente si dovrà porre attenzione ad una eventuale dismetria degli arti inferiori, virtuale o reale che potrà essere causa primitiva o conseguenza di alterazioni strutturali anche molte diverse tra un piede e l'altro; osservare la complanarietà dei riferimenti scheletrici tanto in senso verticale che laterale, la basculazione pelvica e la sua eventuale incidenza sulla colonna vertebrale.
COME SI REALIZZA UN'ORTESI FUNZIONALE
Il controllo biomeccanico del piede si ottiene partendo da una diagnosi obiettiva sulla quale si baserà l'elaborazione dell'ortesi.
Per correggere qualunque tipo di alterazione dell'appoggio si dovranno impiegare ortesi confezionate caso per caso poiché l'ortesi dovrà equilibrare il più possibile il piede, tenendo anche conto di anormalità strutturali coinvolgenti gli arti inferiori nel loro complesso.
Per espletare questi effetti, controllo biomeccanico del piede, le ortesi plantari funzionali dovranno, quindi, essere confezionate partendo da un calco che verrà modellato neutralizzando le alterazioni strutturali con acquizione dell'articolazione sottoastragalica in neutra così che il supporto plantare si conformerà ad esso.
Il trattamento ortopodologico, quindi, dovrà essere orientato alla correzione delle alterazioni biomeccaniche (es. rotazione dell'astragalo, valgo o varo di retropiede), normalizzazione dell'asse antero-posteriore compresa l'immagine della volta plantare che dovrà convertire in un'immagine normale o comunque più equilibrata.
Non potremmo, dunque, mai limitarci ad un calco passivo, o riproducente posizioni scorrette e nemmeno realizzare correzioni standard valide per tutte le alterazioni che non si conformano alla situazione biomeccanica specifica di ogni paziente.
Quando ci troviamo di fronte ad alterazioni degli assi del piede che si ripercuotono sulla biomeccanica, molto difficilmente si può ottenere la normalizzazione con plantari a base di CUNEI, RIALZI o SIMILI.
E' necessario, pertanto, valutare le varie alterazioni da un punto di vista biomeccanico clinico, per trovare poi la soluzione ad ognuna delle alterazioni mediante le “ ortesi funzionali”.
Ortesi funzionali-biomeccaniche che derivano da una diagnosi corretta e non sono un elemento passivo, ma al contrario un elemento attivo e funzionale. Infatti, esplicando la loro azione solo nel momento di appoggio del piede al suolo e mantenendolo ad ogni passo, ristabiliscono la propriocettività del piede, cosicché tanto la sua struttura ossea come le parti molli andranno lentamente conformandosi alla ortesi.
Con un trattamento ortopodologico così instaurato è possibile dare al piede un equilibrio funzionale che in seguito potrà mantenersi grazie alla normalizzazione morfologico-strutturale; o quanto meno è possibile evitare la evoluzione verso quelle alterazioni irreversibili, che si verificano proprio perché a suo tempo non è stato effettuato un adeguato trattamento. E' ovvio che volendo correggere una alterazione posturale o biomeccanica le possibilità di ottenere un buon risultato saranno tanto maggiori, quanto prima affronteremo il problema.
cit. Ortopodologia Applicata - Esperienze
Evaristo Rodriguez Valverde
SPINOMETRIA FORMETRIC 4D MOTION
La spinometria formetric
è la metodica più innovativa
e non invasiva
(senza raggi x) per un esame POSTUROGRAFICO.
Consente il rilevamento tridimensionale
della morfologia del dorso
e della colonna vertebrale, per la valutazione posturale, non anatomica, del rachide, del bacino
e degli arti inferiori.
Il sistema FORMETRIC 4D MOTION, utilizza la VIDEO-RASTER-STEREOGRAFIA, scansione ottica, luminosa di luce alogena
con la tecnica della triangolazione
per rappresentare tridimensionalmente il tronco.
Il paziente è posto in ambiente oscuro, in piedi, a dorso nudo, per pochi secondi, ad una distanza di 2m dall'apparecchio che proietta sul dorso del paziente, luce alogena rilevata da una telecamera digitale.
La lettura ottica avviene mediante fotografie, nel numero di 12 scatti per 6sec ed ogni fotografia viene elaborata in 40mm.
Il sistema FORMETRIC 4D MOTION acquisisce fino a 50 immagini al secondo.
Con il sistema FORMETRIC 4D MOTION
sono possibili misurazioni posturali
in statica, per le disfunzioni posturali, e misurazioni in dinamica, marcia e corsa, per valutare gli adattamenti posturali del tronco durante le attività motorie.
ANALISI DELLA MORFOLOGIA DEL DORSO4D Average
Il software avanzato
ricostruisce il modello tridimensionale
della superficie del dorso
con rappresentazione della sua morfologia, gradi di rotazione dei corpi vertebrali, angolo di lordosi
e cifosi, valori angolari di inclinazione
e rotazione
del bacino.
La metodica d'indagine è estremamente affidabile, misura i singoli punti rilevati con grande precisione.
Il sistema di analisi 4D FORMETIC MOTION
consente, pertanto, misurazioni sicure
e ripetibili
con elaborazione dei dati in tempo reale
e nella massima sicurezza, non impiega radiazioni ionizzanti.
ESAME DINAMICO CON SPINOMETRIA FORMETRIC4D MOTION
Il sistema FORMETRIC 4D MOTION
permette di analizzare i movimenti del sistema scheletrico, colonna vertebrale
e bacino, del paziente, ripreso su un tapis roulant, mediante l'acquisizione con fotografia di 50,400 punti di misura. La frequenza di ripresa arriva fino a 50 immagini al secondo.
ANALISI E MISURAZIONI DEL MOVIMENTO VERTEBRALE E DEL BACINO
Valutazione biomeccanica e posturale con sistema M.A.S. e sistema FORMETRIC 4D MOTION
L'analisi della morfologia dorsale del tronco
e le misurazioni
del movimento vertebrale
e del bacino, effettuate con il sistema formetric 4D motion, presso il nostro studio, vengono integrate con misurazioni
e visualizzazioni della superficie
e delle pressioni plantari, posizionamento
del baricentro corporeo, distribuzione
dei carichi
del piede
e degli arti inferiori, effettuate con il sistema M.A.S., in condizione statica
e dinamica
(marcia, corsa).
ANALISI DELLA MORFOLOGIA DORSALE 4D
Tali esami strumentali, utili nel descrivere la morfologia, la funzione
e disfunzione statica
e dinamica
del rachide
e del piede, consentono una diagnostica posturale
estremamente precisa che arricchisce l'analisi biomeccanica locomotoria. Ciò permetterà di identificare meglio eventuali patologie proprie del piede
e/o di altri segmenti corporei interconnessi
anatomicamente e funzionalmente con esso (rachide, anca, ginocchio, caviglia).
Inoltre, questi supporti strumentali alla diagnosi
contribuiscono ad un'accurata progettazione
della terapia ortesica plantare
e, consentono, grazie a misurazioni oggettive
e facilmente riproducibili, di valutarne l'efficacia.